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AIC, UN AVVOCATO SPIEGA LE TUTELE

Priscilla Palombi, avvocato del diritto sportivo e dell’AIC, Associazione Italiana Calciatori è stata intervistata dal sito www.ladyfutsal.com per dare le giuste spiegazioni e, magari, capirci meglio un po’ tutti. Riproponiamo integralmente le sue dichiarazioni.

Priscilla, innanzitutto, cosa te ne pare di questo futsal femminile?
“Avendo giocato tanti anni, una vita fa, è un movimento che senza dubbio continua a crescere e ne sono contenta. Mi dispiace vedere tutti questi stranieri ma forse è un passo fisiologico per la crescita di tutti. Per questo, secondo me, le italiane possono e devono farsi sentire un po’ di più, meritano il giusto rispetto”.

 Ci sono stati un po’ di problemi tra Serie A e A2, quest’anno: società che hanno chiuso i battenti prima della fine della stagione; accordi presi e non rispettati. Dal punto di vista legale, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza?
“Credo che ci voglia innanzitutto chiarezza tra le parti. È vero che stiamo comunque giocando ma ormai il gioco prevede degli impegni importanti ed è necessario cercare di tutelarsi il più possibile per evitare che il gioco si rovini! Associarsi all’AIC sicuramente aiuta, perché non solo vieni informato sul Tuo sport ma hai anche sempre un esperto che può rispondere alle Tue domande. Un’altra di queste tutele è rappresentata dall’Accordo Economico”.

Cosa è un Accordo Economico?
“È un accordo tra le parti, società e giocatore, in cui è previsto il rimborso spese per l’attività sportiva prestata dal giocatore. Quindi, a fronte della realizzazione delle prestazioni sportive, allenamenti e gare, il calciatore può pretendere di ricevere l’importo pattuito con l’Accordo Economico. L’importo massimo inseribile per un Accordo Economico annuale è di € 28.150,00 lordi. Nel calcio a 5 è possibile prevedere fino a tre annualità, in questo caso il limite massimo non viene applicato. L’Assocalciatori si occupa, tra le altre cose, di tutelare le giocatrici al fine di recuperare gli importi che la società non ha versato”.

Per quale motivo, quindi, se siete una tutela per i giocatori, non si iscrivono tutti?
“A volte perché non ci conoscono ancora, altre perché le società di appartenenza sono contrarie, per ovvi motivi. In quest’ultimo caso, è fortemente consigliato associarsi!”

Vuoi spiegarci, esattamente, qual è il ruolo dell’AIC?
“L’Assocalciatori tutela i giocatori e giocatrici in ogni problematica possano incontrare nell’ambito dello sport. Ovviamente, essendo una componente federale, l’AIC ha la possibilità sia di tutelare il singolo caso, sia di essere la voce di tutti gli atleti in Federazione. Facciamo un esempio concreto, in caso di mancato adempimento dell’Accordo Economico, i legali dell’AIC, gratuitamente, rappresentano le calciatrici e i calciatori avanti agli organi di Giustizia Sportiva, attivano e seguono tutta la procedura prevista giuridicamente, al fine di recuperare i crediti dovuti all’atleta in forza dell’Accordo Economico. Stiamo camminando sempre più verso un modo professionistico, per noi la tutela del giocatore è fondamentale per la crescita di tutti e per lo sport in primis”.

Cosa consiglieresti, quindi, a una giocatrice?
“Innanzitutto di aprire gli occhi, perché sono sempre e solo loro a rimetterci. Il consiglio è di firmare il tesseramento insieme all’Accordo Economico. Quando decidono di tesserarsi per una società, lo fanno conoscendo anche il lato economico del rapporto, quindi non vedo motivi per aspettare nella sottoscrizione dell’Accordo. Ovviamente è necessario tenere una copia per se, ma questa è una regola generale valida in tutte le occasioni, tenere una copia di ogni cosa che si firma! Poi, l’Accordo Economico va assolutamente depositato, altrimenti in ambito Federale non ha validità. Quindi, il consiglio è di provvedere direttamente al deposito mediante invio in Divisione Calcio a 5 con raccomandata A.R., anche se la società assicura che provvederà. Spesso ci si ritrova in rapporti di amicizia, per questo le giocatrici si fidano e sperano che le cose si risolvano. Ma la maggior parte delle volte non basta e sono sempre gli atleti a rimetterci.
Per esempio, se si ha il sentore che la società non riuscirà a concludere il campionato, è necessario mettere un punto di non ritorno al fine di non dover affrontare problematiche più gravi. In questa stagione si è verificato il ritiro di una società, se le giocatrici non avessero disputato neanche una gara del girone di ritorno, avrebbero potuto concludere la stagione con un’altra società. Purtroppo, queste sono cose che spesso si ignorano, quindi il consiglio è di chiamare l’Associazione Italiana Calciatori e domandare! C’è sempre un esperto che Vi risponderà e consiglierà per ogni domanda”.

E se un giocatore si rifiuta di giocare perché l’accordo preso non è stato rispettato, che succede?
“Come dicevo prima, con il tesseramento e con l’Accordo la giocatrice si è impegnata a giocare per la propria società. Se non adempie a questo impegno è passibile di subire un procedimento disciplinare. Se la problematica riguarda il mancato pagamento delle somme previste nell’Accordo Economico, è possibile rivolgersi alle competenti Sedi Giudiziarie sportive per ottenere il pagamento. Pagamento al quale potresti non avere diritto se Ti rifiuti di giocare.  In fin dei conti lo scopo di noi dilettanti è giocare, quindi consigliamo prima di tutto di scendere in campo, il resto lo affrontiamo insieme con gli strumenti adeguati”.

Quali i sono progetti dell’AIC?
“Cerchiamo sempre di ascoltare le proposte e problematiche dei nostri associati, che stando sui campi, hanno una percezione più particolareggiata delle varie situazioni e problematiche. Siamo vicini alla Nazionale, anche femminile, che è stata fortemente voluta anche e soprattutto dall’AIC. Cerchiamo di aiutare nello sviluppo del calcio a 5 e di far capire l’importanza dell’Accordo Economico, che dovrebbe accompagnare sempre il tesseramento, in ogni serie, anche minori”.

Ricapitolando, il tutto: io vengo da voi come giocatrice, cosa mi dici?
“Prima di firmare il tesseramento e l’Accordo Economico, insieme, informati su quello che stai facendo e come va fatto, chiama l’Associazione Italiana Calciatori. Pretendi sempre una copia di tutto quello che firmi, se non vogliono consegnartela, non firmare. In questo modo, sarai più tutelata. Tieni sempre presente che non sei sola, che hai un’organizzazione alle spalle che Ti può aiutare in qualsiasi situazione che dovrai affrontare nella Tua carriera calcistica. Per lo sport e per il futsal dobbiamo crescere insieme”.

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