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LEO MANTI, IL PERCORSO DI UN LEADER

Una breve intervista ma significativa. Leo Manti è diventato a tutti gli effetti uno dei leader indiscussi dello spogliatoio dell’Audace. Con la sua tenacia, la sua determinazione e il suo spirito di sacrificio (a Montecchio e contro l’A-Team ha giocato da infortunato) ha dato impulso alla stagione della squadra di Fumarola in un momento molto delicato. Adesso invita tutti i compagni alla massima concentrazione.
Leonardo Manti, arriva lo Schio. Gara insidiosa…
Chiunque ha giocato a calcio e si è trovato ad affrontare l’ultima della classe sa bene che è una partita molto insidiosa. Vai in campo credendo di aver già vinto la partita e poi come spesso succede la perdi.
L’Audace è reduce da sei risultati utili consecutivi (tra Campionato e Coppa), un’inversione radicale…
Sì decisamente. Come sai quando in un gruppo inserisci tanti nuovi giocatori la squadra ci mette un po’ per trovare la giusta quadratura. Quindi questi risultati non mi sorprendono
Com’è cambiata la squadra in questi ultimi mesi?
Di quello che è successo all’interno del gruppo non ne voglio parlare. L’unico cambiamento importante è l’atteggiamento in campo, il credere di più nei nostri mezzi
Sei diventato un leader assoluto dello spogliatoio. Tutti contano su di te, un percorso importante…
Quando scendo in campo porto tutta la mia esperienza e soprattutto la voglia di vincere, questo può far sì che io sia la persona di riferimento.
I numeri ti danno ragione. A oggi sei il capocannoniere della squadra, la tendenza degli ultimi anni non si smentisce.
Il capocannoniere è una cosa che a me non è mai interessata più di tanto: l’unica cosa che conta è fare tre punti…
La C2 ha confermato il grande equilibrio. L’Audace da qui alla fine come la vedi?
Non vorrei sbilanciarmi ma sicuramente se continuiamo così possiamo dire la nostra e, perché no, magari lottare per i play-off.

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