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Storia
1998-2007
La storia dell’Audace inizia nel 1998. Il presidente è Stefano Piccoli che rimane in carica fino all’estate del 2007. Nove stagioni emozionanti caratterizzate dall’immediata promozione in C2, successivo consolidamento e infine salto in C1 al termine di uno spareggio d’altri tempi sul neutro di Montebello. L’Audace si rese protagonista di grandi vittorie ma anche cocenti delusioni come le inaspettate e clamorose retrocessioni del 2002 e del 2007. Nel corso degli anni da ricordare anche la costituzione di uno dei settori giovanili più forti del Veneto se non il più forte in assoluto oltre alla formazione di una squadra femminile che conquistò anche la serie A. Da ricordare per quanto riguarda la juniores il campionato 2004/2005 quando la squadra di Comparini-Pasini riuscì a vincere la regular season salvo poi perdere ai play-off per differenza reti (epiche in quell’anno le vittorie su Arzignano e Verona). Sempre la juniores ottenne l’anno dopo l’accesso agli spareggi per la conquista del titolo regionale con Mister De Marco e nel 2007 con Cristian Pasini in panchina i play-off vennero mancati per un solo punto.
GLI ANNI DELLA FUSIONE 2007/2010
Nel corso dell’estate 2007 iniziarono a rimbalzare strane voci circa una fusione con il Real Bonavigo. La cosa prese concretezza e così venne a costituirsi una nuova società che si sarebbe chiamata Real Audace. Non tutti videro di buon grado questo matrimonio così improvviso; la prima squadra si trasferì ad Angiari mentre il settore giovanile continuava la sua attività al Coni. Venne formata una squadra Under 21 dalle ceneri della juniores storica dell’Audace che fu affidata a Giorgio Bonaconsa e Cristian Pasini. La panchina dell’Under 18 fu invece data ad Alessandro Donisi, quella degli Allievi a Simone Rizzi. I risultati della stagione 2007/2008 furono disastrosi. La prima squadra retrocesse, l’Under 21 e gli Allievi conclusero il campionato all’ultimo posto, la juniores arrivò a metà classifica. L’anno dopo le cose cambiarono: la prima squadra ripescata in C1 inizialmente guidata da Damiano Brescia venne poi allenata da Giorgio Bonaconsa che assunse così il doppio incarico; Donisi venne invece confermato sulla panchina della juniores. Dopo un girone d’andata disastroso il Real Audace prima squadra riuscì a salvarsi nonostante una formazione che contava sette pedine provenienti dall’Under 21. Quest’ultima riuscì a concludere dignitosamente il campionato sfiorando i play-off, la juniores si tolse delle soddisfazioni battendo ad esempio il Verona nel derby. Nel 2009/2010, nell’anno quindi dove si poteva puntare a qualcosa di importante l’Under 21 non si fece. Tanti ex Audace vennero mandati in prestito o ceduti in giro per Verona. La prima squadra sempre guidata da Bonaconsa dopo un esaltante avvio si sciolse come neve al Sole nonostante i nomi di spicco della rosa. Il Real Audace retrocesse ai play-out dopo il confronto con Schio e Fenice. La juniores invece non riuscì a raggiungere i play-off. La parabola del Real Audace si concluse nell’estate 2010.
STAGIONE 2010/2011 – SIAMO TORNATI…
26 Luglio 2010: il ritorno dell’Audace… Un sogno che siamo riusciti a far diventare realtà nonostante tutto e tutti… Pochissimi ci credevano all’inizio, eravamo un ristretto gruppo di sognatori che volevamo far rivivere ciò che un tempo ci aveva fatto sorridere e qualche volta anche piangere… Non poteva e non doveva finire in una serata dell’Aprile 2007 la nostra Audace… Quelle lacrime di amarezza per aver mancato l’accesso ai play-off sono diventate di gioia tre anni e mezzo dopo… Abbiamo aspettato, abbiamo atteso tanto questo glorioso momento ma finalmente lo possiamo dire a tutti orgogliosi della nostra diversità: l’Audace, qualunque cosa succeda, non morirà mai… Un ringraziamento doveroso e particolare a Lamberto Amadei, amico di una vita, che non ha mai smesso di credere in questa fantastica avventura… E poi Giovanni Bordignon, fraterno amico, senza il quale questo sogno non si sarebbe avverato… Cristian Pasini che nell’Audace ci ha cresciuto e ci ha fatto diventare quelli che siamo… Alberto Sterza e Nicolò Gennari che non ci hanno fatto mai mancare il loro supporto… “Il mondo è nelle mani di chi ha il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni”…
STAGIONE 2010/2011
Dopo un’estate tribolata, fatta di continui rinvii e notti insonni su cui è meglio mettere una pietra sopra finalmente eravamo pronti a partire con il calcio giocato. Le questioni burocratiche ci stavano facendo impazzire, fra campi, materiale, giocatori, iscrizioni. La panchina prima offerta a Cristian Pasini venne poi affidata a Giorgio Bonaconsa. La rosa era quella dell’Audace storica e come battesimo ci fu regalato il Girone Vicentino da sempre più tecnico e competitivo. La stagione iniziò con un pareggio sul campo del Valdagno, poi arrivò una pesante sconfitta con l’Arzignano seguita dal successo sull’Intrepida. Successivamente si registrarono tre sconfitte che lasciarono il segno contro San Bonifacio, Chiampo e Castello. Nella sfida casalinga contro lo Spagnago dopo aver dominato il primo tempo e buona parte del secondo la gara terminò 3-3 nelle battute finali. Memorabile fu invece l’impresa di Cornedo quando ad accompagnarci fu Cristian Pasini amato e stimato dirigente dell’Audace. Vittoria per 4-5 ed entusiasmo ritrovato. Il salto di qualità era atteso per la gara contro le Bollicine che invece riuscirono a strappare un punto. Dopo la sosta arrivò la sconfitta contro i Goonies e poi ennessimo pareggio casalingo con il Montebello. All’ultima di andata nel memorabile campo di San Bortolo 5-5 con i Rowdies. Le cose che non funzionavano in campionato ci vedevano protagonisti in Coppa Veneto. Inseriti in un girone di ferro con San Bonifacio e Goonies riuscimmo a strappare la qualificazione in modo anche, va detto, fortunoso, ma che ci riempì d’orgoglio. Intanto era iniziato il girone di ritorno ma le cose stentavano a girare. Superammo l’Intrepida per 4-6 ma mancavamo di continuità. Gli altri due successi furono contro il Castello per 4-0 che poi avrebbe vinto tutto e sarebbe salito in C2 e Bollicine in trasferta per 4-6. La classifica finale vide l’Audace quart’ultima con 22 punti frutto di 5 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte. In Coppa invece il sogno si infranse proprio contro il Castello…
STAGIONE 2011/2012
Ripartiamo in estate con il solito entusiasmo. Dopo le dimissioni di Bonaconsa siamo a caccia di un allenatore. I nomi che rimbalzano sono Pasini legato per sempre e indissolubilmente alla panchina dell’Audace, Donisi, Sergio e De Marco. Soprattutto su quest’ultimo si concentra in definitiva la nostra attenzione e sarebbe stato un gradito ritorno dopo che ci aveva guidato ai play-off nella stagione 2005/2006. Verso la fine di Agosto ci ricontatta Bonaconsa che, con nostra grande sorpresa, si ricandida per la panchina. L’amicizia e la stima reciproca ci portano ad abbandonare tutte le altre piste e a ridare fiducia a Bonaconsa. La squadra perde qualche elemento ma coinvolge nel progetto nuovi giocatori come Pantalone, Sabino e Cobelli. L’Audace viene inserita nel girone di Verona e si sposta ad Arbizzano a giocare le partite casalinghe per una decisione “super-partes” dei dirigenti dello sport veronese. La squadra rossonera pareggia la prima a Vigasio contro l’Azzurra, poi vince a Roverchiara e contro la Bonarubiana e nella quarta giornata coglie un altro punto importante contro il temuto Povegliano. Alla quinta il calendario prevede il derby contro le “Aquile” delle Golosine, una partita sulla carta da vincere agevolmente. Invece accade l’impensabile, l’Audace perde quella sfida e da lì in poi si disunisce non riuscendo più a riprendersi. Opinabile la gestione di quel tipo di situazione a cui fa seguito il ko interno contro il Pescantina, quello di misura ad Avesa, caratterizzato da una prova di buon livello e quello pesantissimo contro il Malcesine. Siamo alla nona giornata di andata e Bonaconsa si dimette per la seconda volta lasciando l’Audace in balia di sé stessa. Questa decisione lascia perplesso l’intero gruppo che fatica poi a riprendersi, dunque le colpe di questa stagione vanno equamente distribuite. E’ il 13 Novembre quando la panchina viene affidata pro-tempore ad Alessandro Ciresola, dirigente e fino a quel momento anche allenatore dei portieri. Ad affiancare Ale c’è Alberto Sterza che sveste i panni di portieri e si dedica all’aspetto dirigenziale. L’Audace perde a Garda contro una delle corazzate del campionato e poi si inchina anche al Cuore&Avanzi… Nel frattempo saluta anche la Coppa Veneto a seguito della battuta d’arresto con la Bonarubiana… Viene allora chiamato come allenatore Antonio Sergio che riporta entusiasmo all’ambiente anche se i risultati del campo non arrivano… Perdiamo con l’Areasport e l’Hellas Verona e raccogliamo un misero punto con il modesto Aston Grifato (in questa partita si infortuna Pippo Pierobon, una delle colonne dell’Audace). Intanto alla squadra rossonera si sono aggiunti Sgulmero e Bagato, provenienti dal Pescantina. L’Audace perde malamente in casa contro il Grezzana e nel ritorno riparte con un’immeritata sconfitta con la Bonarubiana per 3-4. Due settimane dopo, ad Arbizzano arriva l’Azzurra Vigasio che riesce ad imporsi per 4-6. L’Audace intanto inizia a perdere i pezzi, molti componenti della squadra non si fanno più vedere in maniera del tutto incomprensibile. La vittoria tanto desiderata arriva contro il Roverchiara per 4-2; a questo successo seguono le sconfitte di Povegliano per 5-1 (dove si rivede il Lambe dopo il lungo infortunio) e il positivo immediato riscatto contro l’Eagles Golosine. La squadra può contare ormai solo su sette/otto giocatori che assicurano presenza costante e impegno lodevole. A Pescantina, mister Sergio fa esordire da giocatori, Cobelli e Ciresola visto il robusto ammutinamento. L’Audace cade 9-1. A quella gara seguono le pesanti sconfitte con Avesa (2-10), Malcesine (13-5) e Garda (6-15). Non va meglio nemmeno contro il Cuore&Avanzi che vince 5-1. Con l’Areasport finisce 2-12 senza diritto di replica. Dopo la sosta l’Audace non si perde d’animo, nonostante la classifica deficitaria e le numerose assenze. Contro l’Hellas Verona la squadra di mister Sergio dà prova di grande carattere e tenacia andando a sfiorare l’impresa e inchinandosi solo nel finale per 6-4. Inutile dire che il tecnico rossonero ha potuto disporre di soli sette giocatori, e che con una rosa così ridotta non si poteva fare meglio. Al Toni, supportato dall’incommensurabile lavoro di Ale, va il grande merito di aver accettato la panchina dell’Audace in un momento delicatissimo della stagione.
STAGIONE 2012/2013
La società Futsal Audace Verona decide di appoggiarsi alla storica AUDACE SME con cui intraprende un rapporto di collaborazione. Mantenendo inalterati simboli e colori si riparte in questa avventura per il terzo anno consecutivo. Intorno alla metà di Maggio intanto prende piede anche l’idea di costituire una squadra femminile: il tutto si concretizza qualche mese più tardi quando la società ufficializza il progetto. Tante sono le incognite soprattutto legate alla squadra maschile che si trova di fronte a un’inevitabile rivoluzione dopo la deludente stagione appena conclusa. La squadra femminile allenata da Alberto Zappola vola letteralmente in campionato conquistando l’accesso alle Final Four di Coppa Veneto: l’appuntamento è per il 4 Novembre 2012. L’Audace cede in semifinale ai calci di rigore al Grisignano dopo una partita tiratissima terminata 2-2. La marcia continua comunque in campionato dove la serie di vittorie pare inarrestabile. Il Maschile invece guidato da Gianmaria Padovan stenta parecchio a ingranare nonostante una serie di buone prove soprattutto in Coppa Veneto. La qualificazione alle semifinali sfuma per un tiro libero realizzato dall’Hellas Verona negli istanti finali di partita. In campionato le cose vanno male: il girone d’andata si conclude con soli sei punti all’attivo. A Gennaio una serie di risultati e circostanze negative portano anche la squadra femminile ad incontrare le prime difficoltà: la perdita di terreno rispetto alle prime si fa costante di settimana in settimana e le ragazze rossonere devono accontentarsi di un posto nei play-off dopo la sconfitta casalinga contro il Noventa. L’Audace Maschile chiude male il campionato nonostante un sussulto d’orgoglio a metà stagione: le ragazze perdono con Vis Este e Giovanile e salutano la possibilità di salire di categoria. Una stagione partita sotto ben altri auspici che si conclude senza risultati particolarmente entusiasmanti per entrambe le formazioni.
STAGIONE 2013/2014
Giusto il tempo per riordinare le idee e capire come organizzare il futuro che è già tempo di pianificare il nuovo campionato. Non mancano le incognite soprattutto legate all’attività femminile che ha perso diverse pedine e sembra sul punto di dover chiudere i battenti. La volontà della società è però quella di andare avanti e dopo una serie di costruttivi incontri con il Futsal Vigasio di Gabriele Pellgrini si decide di unire le forze. Il Vigasio confluisce nell’Audace con dirigenti e giocatrici: della vecchia Audace restano invece in sei. La società intanto riesce ad iscriversi sia al campionato femminile che a quello maschile e ottiene per le ragazze il ripescaggio nel campionato di serie C. La panchina è affidata ad Alberto Farinati. Alberto Zappola diventa Team Manager, Omar Girelli e Alessandro Ciresola allenatori dei portieri con Gabriele Pellegrini dirigente responsabile. La squadra è attrezzata per poter raggiungere una tranquilla salvezza e sognare i play-off. Al Maschile intanto tra dubbi e perplessità si decide una svolta radicale: arriva dal Cangrande un blocco importante di giocatori di primissima fascia pronti a garantire il salto di qualità. Rizzi, Bonato, Pedrollo, Corsi, Bolcato oltre a Castelli e successivamente a Grumolato. Il nucleo storico dell’Audace comunque resta intatto ma l’esigenza della società è di provare ad alzare l’asticella: non più la semplice squadra di amici come i primi anni ma il tentativo di diventare società. Sulla panchina è confermato Gianmaria Padovan mentre dopo diversi anni torna in Audace Cristian Pasini, autentica bandiera e anima di tutto il mondo rossonero dalla notte dei tempi. L’annata però non si rivela particolarmente entusiasmante. Il gruppo fatica ad amalgamarsi nel modo giusto, mister Padovan viene sostituito da Cristian Pasini dopo poche giornate. La squadra ha un sussulto d’orgoglio ma sia in campionato che in Coppa non riesce a spiccare il volo come si poteva prevedere. Conclude la stagione a metà classifica senza infamia e senza lode, lasciando aperti dubbi ed incertezze. La squadra femminile ottiene la qualificazione alle Final-Four di Coppa Veneto ma viene eliminata in semifinale dalla Rambla. In campionato la situazione non è felice e Girelli prende così il posto di Farinati a Gennaio. La risalita permette alle ragazze rossonere di giocarsi il tutto per tutto a Schio contro La Giovanile per l’accesso ai play-off ma arriva una sconfitta e la stagione va così in archivio.
STAGIONE 2014/2015
E’ tempo di decisioni, cambiamenti, responsabilità. Si torna autonomi a tutti gli effetti dopo una breve parentesi di accostamento alla storica Audace Calcio: torna l’Audace C5, quella vera, unica. A guidare la squadra maschile arriva Jody Fumarola, portiere e capitano di lungo corso del Verona Calcio a 5 e tra i giocatori più conosciuti del panorama veneto. E’ al debutto ma vuole vincere: nel suo staff anche Giorgio Bonaconsa, un gradito ritorno. La squadra in Serie D parte con l’obiettivo di vincere: arrivano giocatori di primissima fascia come Caceffo, Manti, Carlos Giorgio e altre pedine. Il campionato diventa una sfida a tre vibrante ed entusiasmante con il Mantova C5 e il Verona C5 che nel frattempo ha deciso di ricominciare da capo. Le tre squadre si alternano in vetta alla classifica… la spuntano i biancorossi virgiliani grazie a una rocambolesca vittoria casalinga proprio sull’Audace per 6-5 dopo essere stati sotto 1-4. Il Mantova vince dunque il campionato con un punto di vantaggio sui rossoneri di Fumarola che però ottengono comunque la promozione in C2 per la concomitante conquista della Coppa Veneto da parte del Verona che dunque cancella i play-off. Al timone della squadra femminile dopo i buoni risultati ottenuti rimane Omar Girelli: dall’Areasport arriva un gruppo importante composto da Scandola, Piccoli, Bonuzzi, Perobello. Si può far bene ma vincere è un’altra cosa. Infatti in campionato i risultati scarseggiano e Girelli viene così sostituito: al suo posto con compiti di consulenza esterna ecco Lucio Solazzi, allenatore scudettato del glorioso Arzignano Grifo all’inizio del nuovo millenio. La squadra viaggia a vele spiegate e dopo una rimonta formidabile (ma anche un clamoroso calo nel finale di stagione che poteva compromettere tutto) arriva ai play-off. Avversario di turno la Rambla che riesce a vincere per 3-2 non senza difficoltà. In Coppa Italia Regionale dopo la fantastica vittoria nella semifinale contro il Real Grisignano arriva il ko proprio per mano della Rambla nella finalissima.
STAGIONE 2015/2016
Il passaggio di categoria dà forza e vigore alla società che costruisce nel mercato estivo un’Audace Maschile di primo livello, sulla carta. Arrivano per il primo anno in Serie C2 nomi altisonanti, sempre sulla carta, e le premesse per un’annata da protagonista ci sono tutte. Ben presto però la realtà evidenzia ben altro: la squadra perde i pezzi nel corso della stagione, Fumarola resta in ogni caso saldamente al suo posto ma la salvezza viene raggiunta solo nella terz’ultima giornata di campionato grazie al 3-3 di Schio. Dall’altra parte la squadra femminile sempre in Serie C Regionale affidata all’esperto allenatore Nicola Cresto riesce a qualificarsi per le Final-Four di Coppa Italia per l’ennesima volta ma in campionato vacilla. Cresto rassegna così le dimissioni e al suo posto la società colloca Fumarola nella duplice veste di tecnico di entrambe le formazioni. Con la femminile Fumarola raggiunge la finale di Coppa Italia ma perde contro l’A-Team: in campionato i Play-Off vengono acciuffati alla fine ma nel turno secco di semifinale le rossonere cedono alla Giovanile. Un’altra stagione va così in archivio.
STAGIONE 2016/2017
L’estate più tribolata di sempre. Fumarola viene confermato sulla panchina dell’Audace Femminile (Serie C) mentre per il Maschile (Serie C2) la società prende altre strade. Il tecnico veronese intende però intraprendere un nuovo percorso e si accasa a Montecchio. L’Audace intanto inizia l’allestimento della squadra: le defezioni sono molteplici e le riflessioni non mancano. La voglia però di portare avanti con forza il progetto hanno il sopravvento e allora ecco l’opportunità che si presenta quando l’allenatore Alessandro Campagnola in uscita dall’Atletico Massicarusi Dossobuono con alcuni giocatori trova l’accordo con la società. Arrivano ragazzi umili, dediti al lavoro e capaci di ascoltare. Arriva anche tra gli altri Marco Piccoli, un ragazzo unico, dal carattere particolare ma semplicemente fantastico. La stagione parte malissimo. L’Audace perde undici delle dodici partite del Girone d’andata e deve fronteggiare anche la penalizzazione (-2 in classifica). Un dramma sportivo che però si trasforma improvvisamente in una stagione esaltante. Nel Girone di ritorno la squadra rossonera trascinata da Piccoli (26 gol solo al ritorno) cambia marcia e non ce n’è per nessuno. Vince tante partite alcune anche in modo esaltante e ottiene la meritata salvezza addirittura con un turno d’anticipo. L’Audace in rosa invece dall’altra parte si struttura. Costruisce uno staff di prim’ordine con il tecnico Marta Carluccio e il dirigente Gherta Carrettiero e investe sul mercato: arrivano tra gli altri la talentuosa Ilaria Scolaro e l’esperta Laura Mondin. La società punta al salto di categoria e le prime sensazioni sono ottimali: in Coppa Italia nel Girone di qualificazione sono sei le vittorie in altrettante partite ma soprattutto la porta di Agata De Berti rimane inviolata per be 240 minuti. La squadra si qualifica così alle Final-Four e vince la Coppa Italia qualificandosi così alla fase nazionale. In campionato però le cose non vanno per il verso giusto e la società per questo decide di cambiare l’allenatore. Arriva alla guida Alessandro Donisi che risolleva il morale e riporta entusiasmo: la vittoria contro il Nomi Trento negli Ottavi di Finale di Coppa permette all’Audace di accedere alle prestigiose Final-Eight. Il campionato invece procede senza squilli particolari nonostante una scontata qualificazione ai Play-Off promozione. L’attenzione però si sposta sulla Coppa che riserva a sua volta una promozione nella categoria nazionale. Nonostante la candidatura avanzata dalla società per l’organizzazione, la manifestazione viene assegnata alla Real Balduina e si gioca nel Lazio. L’Audace batte il Saint-Joseph Copertino ai rigori al termine di una gara incredibile nei Quarti e poi in semifinale supera 3-1 i Bassotti: a quel punto l’incrocio per la finale è con il temuto Alex Zulli che nel suo campionato ha già conquistato la promozione. Pertanto il regolamento stabilisce che in questo caso specifico con una delle due candidate già promossa toccherà all’altra finalista salire in Serie A a prescindere dal risultato della finale. Così l’Audace festeggia la promozione, un traguardo incredibile e davvero sensazionale. Nella finale tiratissima nonostante il vantaggio iniziale rossonero (0-1), l’Alex Zulli capovolge la situazione, vince 2-1 e alza la Coppa.
STAGIONE 2017/2018
E’ l’estate delle grandi manovre. La squadra maschile in Serie C2 viene affidata ad Alberto Piccinin e come responsabile della squadra arriva Mirko Renier, storico presidente del Verona Calcio a 5. Viene allestita una rosa di tutto rispetto con innesti di esperienza e dal valore indiscusso. Campionato e Coppa non tradiscono le attese e l’Audace viaggia a vele spiegate. Al termine dell’andata è prima in classifica e per distacco la miglior difesa con quattro punti di margine rispetto al secondo posto. Al ritorno però qualche meccanismo s’inceppa le inseguitrci Schio ed Hellas Verona 1903 prendono coraggio e scavalcano la squadra di Piccinin che si trova comunque terza e dentro i Play-Off. Negli spareggi promozione però ad avere la meglio nel confronto diretto è il San Bonifacio che passa meritatamente il turno. Nella Coppa invece fatale il doppio confronto con l’Hellas che vince sia all’andata che al ritorno. La squadra femminile invece al primo campionato nella massima serie parte molto forte e dopo poche giornate è in testa alla classifica. L’allenatore è Massimiliano Pipicello che nei primi anni 2000 aveva guidato l’Audace Maschile a una storica promozione in C1.