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LUANA, I SACRIFICI FINO ALLA SERIE A

Luana Pûttow, classe 1996, brasiliana alla sua terza stagione in Audace. Se le chiedi il suo ruolo, ti risponde “centrale e laterale”, e già fa capire la sua importanza. Una delle persone più equilibrate del gruppo, Luana si fa amare da tutti per il suo carattere dolce, anche se vedendola giocare non è il primo aggettivo a cui si potrebbe pensare.
LUANA E I PRIMI CALCI
Ho iniziato all’età di 5 anni, per strada con i vicini. Ricordo che quando avevo 12 anni, io , i miei genitori e mia sorella ci siamo trasferiti nel sud del Brasile per cercare una vita migliore. Lì ho iniziato a giocare con i ragazzi in una scuola calcio, però per potermi allenare dovevo comprare la divisa: non avevamo soldi, quindi ho iniziato a lavorare in un orto per guadagnare i soldi necessari. Ogni giorno facevo 20 km per potermi allenare: questo lo tengo sempre bene a mente , perché oggi vivo una realtà diversa,  vedo la vita in modo diverso, quindi non mi lamento quasi mai, cerco di vedere il lato buono in tutto.
HAI SEMPRE GIOCATO A CALCIO A 5?
Sì, ma ho fatto anche un esperimento nel calcio a 11, e anche nella nazionale brasiliana Under 20.
IL PENSIERO DELLA FAMIGLIA SULLA SCELTA DI GIOCARE A CALCIO
Per fortuna ho sempre avuto il sostegno morale dei miei genitori. Come dicevo, non avevamo tanti soldi ma mia madre e mio padre mi hanno sempre detto che sarei andata molto lontano grazie alla mia carriera, con sacrificio e umiltà.
IL MOMENTO INDIMENTICABILE DELLA TUA CARRIERA
L’ho vissuto poco tempo fa, la risposta è sicuramente la promozione in Serie A con l’Audace.
IL MOMENTO CHE NON VORRESTI RIVIVERE
Per me non ci sono momenti da non rivivere, tutti i momenti che ho vissuto sono stati fondamentali per la mia crescita, cosi come ne arriveranno tanti altri. Per me nessun male viene per nuocere, sono solo situazioni da gestire che spesso si trasformano in opportunità.
IL RITUALE PRE-PARTITA
Mi appoggio al muro, chiudo gli occhi e chiedo la benedizione ai miei antenati, grazie a loro oggi sono qui.
IL PESO DELLA MAGLIA
Più responsabilità abbiamo, più le cose pesano, ma dipende da come gestiamo questa pressione: possiamo trasformare questa pressione in qualcosa di positivo, così tutto diventa più leggero, ma mai comodo, per un giocatore il comfort non va bene.
CHI VORRESTI FAR ENTRARE AL PALAZZETTO?
I miei genitori e mia sorella.
LA CANZONE DA ASCOLTARE PRIMA DELLA PARTITA
“Ta escrito” (grupo revelação)
UN PENSIERO PER I NOSTRI TIFOSI
Siete il nostro giocatore in più, mancate tanto!
SE POTESSI AVERE UN SUPERPOTERE
Parlare bene tutte le lingue a livello avanzato!
C’É UN MOTIVO SE INDOSSI IL TUO NUMERO?
In realtà no, però gioco dal 2012 con questo numero, mi trovo bene. Quando cambio squadra non chiedo mai il numero, prendo quello che è libero. Dove sono andata ho sempre potuto giocare con il 3, quindi per destino questo è sempre stato mio numero.
COSA MANGI PRIMA DELLA PARTITA?
Un bel piattone di pasta!
CHI É LA COMPAGNA PIÙ SCATENATA DELLO SPOGLIATOIO?
Rasetti, la amo. È come una sorella per me!
Ufficio Stampa

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